Elezioni Politiche 2022 – domenica 25 settembre
Sul tema dei diritti civili si giocherà una partita importante per il futuro del nostro Paese e una gran parte della campagna elettorale.
I partiti che porteranno in Parlamento chi ha davvero a cuore la battaglia per i diritti civili dimostreranno una chiara presa di responsabilità verso la comunità lgbtqia+ e verso chi ancora oggi subisce discriminazioni.
Alleanza Verdi e Sinistra ha scelto di farlo e con convinzione.
Anche stavolta ci sarò, per continuare a fare la mia parte, senza arretrare di un millimetro, sul terreno dei diritti e della lotta alle diseguaglianze.
Sarò candidata alla Camera in quattro collegi plurinominali. Capolista per la Sicilia, nei collegi di Palermo (Sicilia 1 p 01) e Messina (Sicilia 2 p01), e seconda in lista per il Lazio nei collegi di Roma (Lazio 1 p01 e p03).
Affrontare questa nuova avventura nelle mie due città, i luoghi dove sono nata e in cui si svolge la mia vita personale e politica, mi riempie di emozione e orgoglio.
Non è una sfida semplice, ne sono consapevole, ma proprio per questo sarà ancora più appassionante grazie a tutt* voi. Un’occasione importante per confrontarci e condividere riflessioni e percorsi da portare avanti insieme sulla strada dei diritti.
Con coraggio e determinazione, con il cuore e con la testa, faremo una campagna elettorale incredibile che ci porterà a raggiungere l’obiettivo.
Rendere il nostro Paese un luogo più giusto, accogliente e inclusivo è da sempre stata la mia battaglia.
Adesso è arrivato il momento di portarla in Parlamento, insieme.
Questo il mio impegno per L’ITALIA DEI DIRITTI.
Giustizia sociale, diritti civili, giustizia ambientale sono le facce di quella stessa medaglia che è la nostra vita. Battaglie che vanno portate avanti insieme con la stessa convinzione e urgenza.
Perché di un salario dignitoso in una città irrespirabile, non ce ne facciamo nulla.
Perché di autobus che funzionano quando su quegli stessi autobus le persone lgbt+ vengono aggredite, non ce ne facciamo nulla.
Perché le città pulite in cui le donne non trovano spazio, non ci interessano.
Il benaltrismo non fa parte della nostra cultura politica. Per noi non esistono classifiche di dignità. Esistono le vite delle persone, che vanno rispettate e a cui vanno garantite pari opportunità e pari dignità.
Noi siamo qui a difendere quei diritti acquisiti e che oggi vengono sempre più spesso messi sotto attacco da chi vuole colpire le donne e la loro libertà di autodeterminarsi.
Siamo qui a lottare per la parità salariale e per creare le condizioni affinché le donne possano trovare il giusto riconoscimento in posizioni apicali e ruoli decisionali.
Siamo qui a difendere la legge che consente l’interruzione volontaria di gravidanza e soprattutto la sua possibile e corretta applicazione in tutte le nostre città.
Ed è per tutto questo che oggi ancora di più, si accende in ognun* di noi la consapevolezza che le battaglie per il riconoscimento dei diritti civili e delle libertà individuali siano imprescindibili e da portare avanti qui ed ora.
Ed è per questo che, con trasparenza e determinazione, ci facciamo carico di portare all’interno delle aule del Parlamento nella prossima legislatura battaglie che riteniamo necessarie.
Una legge contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo che non lasci indietro nessun*, che tuteli le persone lgbtqia+, le donne e le persone disabili e che garantisca a tutt* il diritto ad autodeterminarsi.
Una nuova legge sulla cittadinanza, che parta dallo ius soli e dallo ius scholae, per restituire piena dignità ai tanti e alle tante cittadine ancora oggi non riconosciut*.
Una legge sul fine vita che ascolti le richieste di tante e tanti di poter mettere fine alla propria vita in maniera dignitosa e autodeterminante.
Una legge che regolamenti legalmente produzione, distribuzione e vendita di cannabis per gli adulti, che permetta la coltivazione per uso personale e favorisca la nascita di ambiti non profit di condivisione collettiva (Cannabis Social Club). Una legge che rimuova lo stigma e ripari ai danni del proibizionismo, a partire dalla cancellazione delle sanzioni penali e amministrative; che favorisca la nascita di una filiera di piccole imprese locali; che restituisca risorse al bilancio dello Stato e le sottragga alle narcomafie, investendole nella prevenzione degli usi problematici delle sostanze, nel trattamento e nel reinserimento sociale, oltre che nell’informazione e nell’educazione; che garantisca la sostenibilità anche ambientale della produzione, la qualità e la tracciatura del prodotto; che liberi risorse delle forze dell’ordine dalla repressione dell’uso di cannabis alla prevenzione e repressione dei reati di rilevante allarme sociale.
Una legge che preveda all’interno delle scuole progetti e programmi che parlino di educazione all’affettività, alla sessualità, alle differenze e al rispetto di tutte e tutti che contribuiscano a decostruire gli stereotipi di genere e a contrastare atti di misoginia, bullismo, omolesbobitransfobia, abilismo e discriminazioni di ogni tipo.
Una legge sull’uguaglianza e la pari dignità familiare che dia risposte concrete e che spazzi via l’ipocrisia di voler mantenere le donne, i figli e le figlie delle famiglie arcobaleno e le persone lgbt+ un gradino sotto le altre.
Una legge che preveda l’estensione dei diritti e dei doveri delle coppie eterosessuali anche alle coppie dello stesso sesso: matrimonio egualitario, accesso alle adozioni per persone single e per le coppie dello stesso sesso, accesso ai percorsi di procreazione medicalmente assistita per donne single e coppie di donne, riconoscimento di pari diritti per i figli e le figlie con genitori dello stesso sesso.
E ancora, una legge che metta fine alla barbarie dei trattamenti di conversione, dette terapie riparative, che attraverso pratiche di qualsiasi natura hanno come obiettivo quello di modificare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona.
Una legge che vieti gli interventi chirurgici e le procedure non necessarie dal punto di vista medico sui bambini e le bambine intersex e la piena ricezione della Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 febbraio 2019 sui diritti delle persone intersex.
Con l’impegno di porci in ascolto di chi attraversa e vive tutte le situazioni per trovare insieme soluzioni e vie che restituiscano piena dignità a tutti e tutte compresa la revisione della legge 164/82 sui percorsi di transizione.
Perché rendere il nostro Paese e le nostre città luoghi sempre più accoglienti, solidali, liberi e inclusivi, è il nostro obiettivo.
Marilena Grassadonia
Candidata alla Camera nei collegi plurinominali di Palermo e Messina (Capolista) e Roma